• News
  • Societario Internazionale
  • Penale
  • Civile
  • Recupero Crediti
  • Cittadinanza e passaporti esteri
Avvocato Daniele Bertaggia Blog
  • News
  • Societario Internazionale
  • Penale
  • Civile
  • Recupero Crediti
  • Cittadinanza e passaporti esteri
No Result
View All Result
  • News
  • Societario Internazionale
  • Penale
  • Civile
  • Recupero Crediti
  • Cittadinanza e passaporti esteri
No Result
View All Result
Avvocato Daniele Bertaggia Blog
No Result
View All Result
Home News giuridico finanziarie

Aprire società Hong Kong

Guida fiscale aggiornata per imprenditori e investitori internazionali

Avv. Daniele Bertaggia di Avv. Daniele Bertaggia
Dicembre 1, 2025
in News giuridico finanziarie, Societario Internazionale
0
aprire società hong kong
191
SHARES
1.5k
VIEWS
Share on FacebookShare on Twitter

 

 


  1. Home

  2. Fiscalità Internazionale
  3. Aprire un’azienda a Hong Kong sfruttando la tassazione territoriale

Aprire un’azienda a Hong Kong sfruttando la tassazione territoriale

Contenuti dell'articolo

Toggle
  • Aprire un’azienda a Hong Kong sfruttando la tassazione territoriale
      • APRIRE UN’AZIENDA AD HONG KONG INFO LINE:+393483610420
    • Hong Kong e Italia: quadro sintetico aggiornato
    • Aprire società Hong Kong. Come scegliere la giusta struttura aziendale a Hong Kong
      • 1. Limited Company (società di capitali)
      • 2. Branch Office (stabile organizzazione di impresa estera)
      • 3. Representative Office (ufficio di rappresentanza)
    • Come avviare un’impresa a Hong Kong: fasi operative
      • 1. Scelta della denominazione e verifica disponibilità
      • 2. Statuto e documentazione societaria
      • 3. Business Registration e adempimenti fiscali
      • 4. Apertura del conto bancario
      • 5. Personale e visti
    • Regime di tassazione territoriale per le imprese a Hong Kong
      • Condizioni generali per l’applicazione della Profits Tax
    • Aprire società Hong Kong. Società “offshore” e nuovo regime FSIE
    • Problematiche della tassazione territoriale in Italia
      • Residenza fiscale delle persone fisiche
      • Residenza fiscale delle società ed esterovestizione
      • Regime CFC e grandi gruppi
    • Detassazione dei “passive income” e convenzione contro le doppie imposizioni
      • Regole interne di Hong Kong
      • Convenzione Italia–Hong Kong
    • Perché scegliere Hong Kong per l’insediamento di una società
    • Rispetto della normativa antielusiva e pianificazione responsabile
    • Aprire società Hong Kong. Perché rivolgersi allo Studio Legale Internazionale Bertaggia
Aprire società Hong Kong. Aggiornato a Novembre 2025 – a cura dell‘Avvocato Bertaggia di Ferrara→, con riferimento alla normativa di Hong Kong e alla disciplina fiscale italiana in tema di residenza, CFC ed Esterovestizione.

Hong Kong è da anni uno degli hub più utilizzati per strutture societarie rivolte ai mercati asiatici.
Il suo sistema di tassazione territoriale, le aliquote ridotte sui redditi d’impresa e la Convenzione contro le doppie imposizioni con l’Italia rendono la giurisdizione molto attrattiva per imprese e investitori. Al tempo stesso, però, la permanenza di Hong Kong nella black list italiana per le persone fisiche e l’inasprimento delle regole antielusive (CFC, esterovestizione, FSIE, BEPS 2.0) impongono una pianificazione accurata e l’assistenza di professionisti qualificati.

APRIRE UN’AZIENDA AD HONG KONG INFO LINE:+393483610420

Hong Kong e Italia: quadro sintetico aggiornato

Prima di decidere di aprire una società a Hong Kong è essenziale comprendere, in sintesi, la posizione della giurisdizione nel sistema internazionale ed italiano.

Hong Kong – Posizione fiscale rispetto all’Italia (aggiornata 2025)
Profilo Situazione di Hong Kong
Regime di tassazione Regime di tassazione territoriale: si tassano solo i redditi d’impresa considerati di fonte Hong Kong. Profitti esteri, se qualificati come tali, restano in linea di principio fuori campo, ma con importanti limiti per i redditi “passivi” (dividendi, interessi, plusvalenze su partecipazioni, royalty) soggetti al nuovo regime FSIE per i gruppi multinazionali.
Aliquote Profits Tax Due tier di imposizione (Profits Tax):
8,25% sui primi 2.000.000 HKD di utili societari e 16,5% sulla parte eccedente; per le imprese non incorporate: 7,5% e 15%.
Le aliquote sono confermate anche per gli ultimi esercizi, con misure una tantum di “tax waiver” su importi limitati decise di anno in anno dal Governo locale.
Black list italiana (persone fisiche) Hong Kong è tuttora inserita nel D.M. 4 maggio 1999 tra gli Stati a fiscalità privilegiata ai fini della presunzione di residenza per i cittadini italiani che si trasferiscono all’estero. Ciò comporta l’inversione dell’onere della prova in caso di contestazioni sulla
residenza fiscale della persona fisica.
White list e scambio di informazioni Hong Kong è inclusa nella white list italiana per lo scambio di informazioni fiscali e aderisce al Common Reporting Standard (CRS), con scambio automatico di dati finanziari con l’Italia. Questo ha portato alla sua rimozione da diverse black list “storiche” e a una piena cooperazione in materia di trasparenza.
Convenzione Italia–Hong Kong È in vigore una Convenzione contro le doppie imposizioni che disciplina, tra gli altri, utili d’impresa, dividendi, interessi, royalty e plusvalenze, prevedendo riduzioni sensibili delle ritenute italiane su pagamenti verso Hong Kong, rispetto alle aliquote ordinarie interne.
Lista UE e FSIE Hong Kong è stata rimossa nel 2024 dalla “grey list” UE dopo aver riformato il regime di esenzione per redditi di fonte estera (FSIE), introducendo requisiti di sostanza economica per alcuni redditi passivi e allineandosi agli standard internazionali anti-elusione.
Global Minimum Tax (Pillar 2) Dal 2025 Hong Kong ha introdotto una minimum top-up tax e le regole BEPS 2.0 Pillar Two per i gruppi multinazionali con ricavi consolidati superiori a 750 milioni di euro, in linea con la riforma italiana sul Global Minimum Tax. Il tema è rilevante per i gruppi di grandi dimensioni, meno per PMI e strutture semplici.

Aprire società Hong Kong. Come scegliere la giusta struttura aziendale a Hong Kong

La scelta della forma giuridica con cui insediarsi a Hong Kong→ dipende da variabili concrete: tipo di attività, dimensione del progetto, capitale disponibile, presenza di personale locale, necessità di immagine istituzionale, rapporti con la casa madre e con le banche.

In sintesi, le principali opzioni per un’impresa italiana sono:

1. Limited Company (società di capitali)

È la struttura più utilizzata da PMI e gruppi europei per operare stabilmente a Hong Kong.
Si tratta di una società di capitali separata dalla casa madre, con propria personalità giuridica, utile sia come base commerciale sia come holding o sub‑holding per investimenti nei mercati asiatici.

  • Occorre almeno un amministratore (director); in pratica è spesso richiesto un director locale o un corporate service con funzioni di supporto.
  • Non è previsto un capitale minimo elevato; il capitale sociale può essere molto contenuto.
  • È necessario un registered office a Hong Kong e un company secretary locale.
  • È la forma normalmente consigliata per instaurare una presenza stabile nel Paese da parte di una casa madre italiana o di una holding estera.

Ai fini italiani, la presenza di un consiglio di amministrazione realmente operativo a Hong Kong, con adeguata documentazione delle decisioni e della sostanza (uffici, personale, funzioni), è cruciale per contenere il rischio di contestazioni di esterovestizione e di
CFC non compliant.

2. Branch Office (stabile organizzazione di impresa estera)

Con il branch office non si costituisce una nuova società, ma una “proiezione” della casa madre italiana o estera a Hong Kong.

  • La casa madre rimane responsabile illimitatamente per debiti e obbligazioni della branch.
  • I redditi attribuibili alla branch sono tassati in Hong Kong e, per trasparenza o CFC, possono essere rilevanti anche in Italia.
  • È una soluzione tipica per progetti temporanei o di durata limitata, meno per investimenti di lungo periodo.

3. Representative Office (ufficio di rappresentanza)

L’ufficio di rappresentanza consente di avere una presenza “leggera” sul territorio, senza svolgere attività produttive di reddito.

  • Non può emettere fatture, concludere contratti commerciali, né generare ricavi in Hong Kong.
  • È utilizzato principalmente per ricerche di mercato, attività promozionali e funzioni di collegamento con fornitori e clienti.
  • Può rappresentare una fase preliminare prima di passare a una Limited Company una volta testato il mercato.

Come avviare un’impresa a Hong Kong: fasi operative

Il processo di costituzione di una società a Hong Kong è relativamente snello, ma richiede pianificazione, raccolta documentale e il supporto di un intermediario locale esperto (società di corporate services, studio legale o fiscale).

1. Scelta della denominazione e verifica disponibilità

La prima fase consiste nella scelta del nome della società e nella verifica che non sia già utilizzato o in conflitto con denominazioni protette. La registrazione avviene presso il Companies Registry, che rilascia il Certificate of Incorporation.

2. Statuto e documentazione societaria

Per costituire una Limited Company è necessario predisporre:

  • Memorandum & Articles of Association (statuto)
  • Dati dei soci e degli amministratori
  • Indirizzo del registered office
  • Dichiarazioni KYC/AML richieste dal provider e dalle banche

3. Business Registration e adempimenti fiscali

Contestualmente o subito dopo l’incorporazione, la società deve ottenere il Business Registration Certificate presso l’Inland Revenue Department e sarà tenuta alla presentazione annuale del bilancio e delle dichiarazioni dei redditi (Profits Tax Return).

4. Apertura del conto bancario

Hong Kong è uno dei principali centri bancari internazionali. Tuttavia, le banche applicano severe procedure KYC e antiriciclaggio. È quindi fondamentale:

  • presentare un business plan credibile, in particolare per attività cross‑border;
  • documentare l’origine dei fondi e l’identità dei beneficiari effettivi;
  • valutare eventualmente banche alternative (anche fuori da Hong Kong) per esigenze operative specifiche.

5. Personale e visti

L’assunzione di personale locale o l’invio di personale dall’Italia richiede la verifica dei requisiti in tema di visti di lavoro e visti imprenditoriali. Anche il profilo dell’amministratore (director) va gestito coerentemente con la pianificazione fiscale internazionale, per evitare sovrapposizioni di residenza e contestazioni di esterovestizione.

Regime di tassazione territoriale per le imprese a Hong Kong

Il sistema fiscale di Hong Kong→ si fonda sul principio di territorialità: vengono tassati solo i profitti che si considerano “sorgere” o essere “derivati” da attività svolte a Hong Kong. I profitti esteri, se qualificati come tali, sono esclusi da imposizione, anche se rimessi nel Paese.

Condizioni generali per l’applicazione della Profits Tax

In sintesi, una società (LTD) è soggetta a Profits Tax se:

  • esercita un’attività commerciale, professionale o economica;
  • i profitti derivano da tale attività svolta in o da Hong Kong;
  • i redditi sono considerati di fonte hongkonghese secondo i criteri elaborati da prassi e giurisprudenza locali.
Profits Tax – Aliquote in vigore (imprese e società di persone)
Tipo di contribuente Scaglione di reddito Aliquota
Società di capitali (corporations) Profitti fino a 2.000.000 HKD 8,25%
Società di capitali (corporations) Profitti eccedenti 2.000.000 HKD 16,5%
Imprese non incorporate Profitti fino a 2.000.000 HKD 7,5%
Imprese non incorporate Profitti eccedenti 2.000.000 HKD 15%

Le plusvalenze e i dividendi non sono generalmente tassati a livello societario; tuttavia, per i gruppi multinazionali è intervenuto il nuovo regime FSIE, che può attrarre a tassazione determinati redditi di fonte estera quando ricevuti a Hong Kong, se
non sono rispettati i requisiti di sostanza economica.

Aprire società Hong Kong. Società “offshore” e nuovo regime FSIE

In passato, molte strutture erano concepite per ottenere una esenzione “offshore” sulla base del solo criterio di localizzazione dei contratti (ad esempio compravendita di merci concluse fuori dal territorio). Oggi, questo approccio è divenuto più complesso per effetto:

  • dell’evoluzione della prassi dell’Inland Revenue Department sulle richieste di esenzione;
  • del regime FSIE per redditi passivi esteri ricevuti da entità di gruppi multinazionali;
  • delle normative antielusive di Stati come l’Italia (CFC, esterovestizione, transfer pricing).

Una società con amministratori non residenti a Hong Kong può, in determinate condizioni, ottenere che i profitti effettivamente realizzati all’estero non siano tassati localmente. Tuttavia:

  • è necessario dimostrare che le operazioni generatrici di reddito avvengono fuori da Hong Kong (negoziazione ed esecuzione dei contratti, logistica, gestione dei rischi);
  • per dividendi, interessi, plusvalenze su partecipazioni e income da IP, l’esenzione può richiedere il rispetto dei requisiti di sostanza economica in Hong Kong (personale, spese, funzioni decisionale adeguate);
  • le autorità fiscali estere (come l’Agenzia delle Entrate italiana) possono comunque riqualificare la struttura come artificiosa e richiedere un conguaglio d’imposta.

La “tassazione zero” dei profitti esteri di una società di Hong Kong non può più essere considerata una regola automatica. Per i gruppi con soci o amministratori italiani, va sempre valutato l’impatto combinato di FSIE, CFC, esterovestizione, transfer pricing e, per i grandi gruppi, del Global Minimum Tax.

Problematiche della tassazione territoriale in Italia

Dal punto di vista italiano, l’utilizzo di società a Hong Kong deve essere analizzato alla luce della normativa interna, che negli ultimi anni è divenuta particolarmente severa su strutture estere prive di adeguata sostanza.

Residenza fiscale delle persone fisiche

Hong Kong è tuttora ricompresa nella black list del D.M. 4 maggio 1999, rilevante ai fini della presunzione di residenza ex art. 2, comma 2‑bis TUIR. Ciò significa che il cittadino italiano trasferito a Hong Kong è considerato residente in Italia, salvo prova contraria, con inversione dell’onere probatorio e potenziale tassazione in Italia di tutti i redditi ovunque prodotti.

Residenza fiscale delle società ed esterovestizione

Per le società, opera la disciplina dell’esterovestizione: è considerata fiscalmente residente in Italia la società estera che, di fatto, ha in Italia la sede dell’amministrazione o l’oggetto principale dell’attività. Una LTD di Hong Kong con decisioni gestionali abitualmente prese in Italia, oppure utilizzata come mero “guscio”, rischia di essere trattata come residente italiana con tassazione integrale in Italia e pesanti sanzioni.

Regime CFC e grandi gruppi

L’art. 167 TUIR, come modificato in attuazione delle direttive europee (ATAD), prevede che i redditi di controllate estere a fiscalità privilegiata o con effettiva imposizione bassa siano imputati per trasparenza al socio italiano. Per gruppi che utilizzano Hong Kong come holding o sub‑holding va quindi effettuata una analisi CFC dettagliata, considerando:

  • aliquota effettiva subita dalla controllata;
  • tipologia dei redditi (attivi vs passivi);
  • presenza di reali funzioni, rischi, asset in Hong Kong;
  • eventuali esimenti e carve‑out previste dalla normativa italiana e dalle regole BEPS 2.0.

Detassazione dei “passive income” e convenzione contro le doppie imposizioni

Il trattamento dei redditi da capitale (dividendi, interessi, royalty, plusvalenze) riveste un ruolo centrale nella pianificazione tra Italia e Hong Kong.

Regole interne di Hong Kong

  • Non sono previste ritenute alla fonte su dividendi e interessi pagati a soggetti non residenti.
  • Non vi è imposta sulle plusvalenze in via ordinaria.
  • Le royalty possono essere soggette a tassazione in capo al percipiente residente o non residente in base alla localizzazione dei diritti e all’eventuale collegamento con attività esercitate a Hong Kong.

Convenzione Italia–Hong Kong

La Convenzione contro le doppie imposizioni tra Italia e Hong Kong prevede:

  • Art. 7 – Utili d’impresa: imponibili, in via generale, solo nello Stato di residenza, salvo il caso di stabile organizzazione nell’altro Stato.
  • Art. 10 – Dividendi: tassazione nel Paese di residenza del percettore, con possibilità per lo Stato della fonte di applicare una ritenuta che, nel caso italiano, è limitata (in linea generale) al 10% dell’ammontare lordo.
  • Art. 11 – Interessi: ritenuta alla fonte ridotta (fino al 12,5%) rispetto all’aliquota interna italiana, oggi ordinariamente pari al 26% per molti redditi finanziari.
  • Art. 12 – Canoni/royalty: ritenuta alla fonte nel Paese della fonte, in genere non superiore al 15%.
  • Art. 13 – Plusvalenze: in numerosi casi tassazione esclusiva nello Stato di residenza del cedente, con regole specifiche per partecipazioni “immobiliari”.

Poiché il diritto interno di Hong Kong non applica ritenute su dividendi e interessi corrisposti a non residenti, gli strumenti convenzionali risultano particolarmente interessanti per evitare doppi livelli di imposizione e ottimizzare i flussi di dividendi verso l’Italia, sempre nel rispetto delle clausole anti‑abuso interne e convenzionali.

Perché scegliere Hong Kong per l’insediamento di una società

Nonostante l’inasprimento delle regole internazionali anti‑elusione, Hong Kong rimane una giurisdizione strategica per molte imprese italiane ed europee, in particolare nei settori: finanziario, commercio internazionale, moda, arredamento, tecnologia e servizi B2B.

Tra i principali punti di forza:

  • sistema giuridico di common law, prevedibile e orientato al business;
  • regime di tassazione relativamente semplice, con aliquote competitive e nessuna IVA;
  • ruolo di porta d’accesso ai mercati della Cina continentale e del Sud‑Est asiatico;
  • piattaforma logistica e finanziaria di livello globale;
  • ampia rete di trattati contro le doppie imposizioni e riconoscimento internazionale come giurisdizione cooperativa ai fini dello scambio di informazioni.

Questi vantaggi, tuttavia, vanno sempre coordinati con le regole italiane sulla residenza, sulle CFC, sull’esterovestizione e sul Global Minimum Tax, per evitare che un’operazione concepita come efficiente si trasformi in un rilevante rischio fiscale.

Rispetto della normativa antielusiva e pianificazione responsabile

La costituzione di una società a Hong Kong dovrebbe essere presa seriamente in considerazione soprattutto da chi:

  • intende trasferire stabilmente la propria residenza fiscale all’estero, rispettando i requisiti italiani su residenza e black list;
  • gestisce un’impresa già strutturata, con capacità di investire in sostanza economica reale (uffici, personale, governance) in Hong Kong;
  • ha un progetto industriale o commerciale concreto sui mercati asiatici, e non solo un obiettivo di risparmio d’imposta di breve periodo.

Nei casi in cui l’imprenditore rimane fiscalmente residente in Italia ma controlla una società estera a Hong Kong, devono essere analizzate in modo puntuale:

  • le regole sulle Controlled Foreign Companies (CFC);
  • la normativa sull’esterovestizione delle società estere con gestione effettiva in Italia;
  • le regole sul transfer pricing e sulla corretta allocazione di funzioni, rischi e asset;
  • le modalità di rimpatrio degli utili (dividendi, royalty, interessi, plusvalenze);
  • l’interazione con la Global Minimum Tax (Pillar 2) per i gruppi che superano le
    soglie di fatturato rilevanti.

Si tratta di temi tecnici, che richiedono una preparazione interdisciplinare (fiscale, societaria, internazionale) e un approccio prudenziale: oggi, un’operazione non conforme è più facile da individuare grazie allo scambio automatico di informazioni e agli strumenti investigativi a disposizione delle Amministrazioni finanziarie.

Aprire società Hong Kong. Perché rivolgersi allo Studio Legale Internazionale Bertaggia

Lo Studio Legale Internazionale Bertaggia assiste imprese, professionisti e investitori nella pianificazione e nella difesa in materia di fiscalità internazionale, con particolare esperienza nelle strutture societarie estere (Hong Kong, Europa, paesi extra‑UE) e nelle controversie su esterovestizione, CFC, transfer pricing e accertamenti su società offshore.

L’assistenza non si limita alla costituzione formale della società, ma comprende:

  • analisi comparata tra giurisdizioni, incluse le implicazioni di black list, white list e Convenzioni;
  • verifica della coerenza tra modello di business reale e struttura societaria proposta;
  • impostazione della governance, dei flussi documentali e della sostanza economica per ridurre il rischio di contestazioni;
  • difesa in sede di accertamento e contenzioso avanti all’Agenzia delle Entrate e ai giudici tributari.

Prima di aprire una società a Hong Kong o in qualsiasi altra giurisdizione estera, è quindi altamente raccomandabile richiedere una consulenza personalizzata, in modo da valutare in anticipo convenienza, rischi e sostenibilità della struttura prevista.

Per informazioni o per fissare una consulenza:

info@avvocatobertaggia.com – Tel. 0532 240071

Domande frequenti su Hong Kong e tassazione territoriale
Quali sono oggi le aliquote fiscali per le società a Hong Kong?

Per le società di capitali (corporations) si applica un sistema a due scaglioni: 8,25% sui primi 2.000.000 HKD di utili e 16,5% sulla parte eccedente. Per le imprese non incorporate le aliquote sono rispettivamente 7,5% e 15%. Oltre a questo, il Governo può concedere riduzioni una tantum sul tax bill annuale entro un determinato plafond.

I profitti esteri di una società di Hong Kong sono sempre esenti da imposte?

No. Il sistema è formalmente territoriale, ma l’esenzione dei profitti esteri richiede che i redditi siano effettivamente generati fuori da Hong Kong e, per determinati redditi passivi (dividendi, interessi, plusvalenze su partecipazioni e redditi da IP) il regime FSIE può attrarre a tassazione i redditi quando ricevuti a Hong Kong se non sono soddisfatti i requisiti di sostanza economica.

Hong Kong è ancora considerata “paradiso fiscale” dalla normativa italiana?

Hong Kong è stata rimossa da diverse black list italiane ai fini CFC e costi black list ed è oggi inclusa nella white list per lo scambio di informazioni. Tuttavia, continua a figurare nel D.M. 4 maggio 1999 ai fini della presunzione di residenza per le persone fisiche, e la sua fiscalità ridotta impone comunque di valutare con attenzione CFC, esterovestizione e disciplina anti‑elusione.

Basta aprire una società a Hong Kong per non pagare più tasse in Italia?

Assolutamente no. Se l’imprenditore rimane fiscalmente residente in Italia, la società estera può essere attratta nella sfera impositiva italiana come CFC o come società esterovestita. Inoltre, i redditi percepiti dal socio residente (dividendi, plusvalenze) restano imponibili in Italia, con eventuale applicazione della Convenzione contro le doppie imposizioni.

Quando ha senso utilizzare Hong Kong come holding o sub‑holding?

Può essere interessante per investimenti in Cina e nel Sud‑Est asiatico, quando esiste un progetto industriale o commerciale reale, con funzioni, personale e costi in Hong Kong. Va però verificata la compatibilità con le regole CFC italiane, il principio di sostanza economica e, per i grandi gruppi, l’impatto della Global Minimum Tax.

Serve sempre un professionista per strutturare una società a Hong Kong?

Data la complessità della normativa italiana, internazionale e delle nuove regole FSIE e BEPS 2.0, è fortemente consigliabile coinvolgere uno studio specializzato in fiscalità internazionale. Un ’errata strutturazione può comportare accertamenti, sanzioni e costosi contenziosi, spesso ben superiori ai risparmi fiscali attesi.

INFO LINE APRIRE SOCIETA’ HONG KONG: +393483610420

Unisciti alla nostra community su YouTube per restare aggiornato sulle novità in materia giuridica, internazionale e molto altro!

Iscriviti a Studio Legale Internazionale Bertaggia

Vuoi aprire una società ad Hong Kong? Vuoi ottimizzare la tua fiscalità? Ti possiamo aiutare. Clicca.

© Riproduzione riservata
NOTE OBBLIGATORIE per la citazione o riproduzione degli articoli e dei documenti pubblicati in www.avvocatobertaggia.com/blog
È consentito il solo link dal proprio sito alla pagina di www.avvocatobertaggia.com/blog che contiene l’articolo di interesse.
È vietato che l’intero articolo sia copiato in altro sito; anche in caso di pubblicazione di un estratto parziale è sempre obbligatoria l’indicazione della fonte e l’inserimento di un link diretto alla pagina di www.avvocatobertaggia.com/blog che contiene l’articolo.
Per la citazione in Libri, Riviste, Tesi di laurea, e ogni diversa pubblicazione, online o cartacea, di articoli (o estratti di articoli) pubblicati in www.avvocatobertaggia.com/blog è obbligatoria l’indicazione della fonte, nel modo che segue:
Autore. Studio Legale Internazionale Bertaggia – Titolo APRIRE UNA SOCIETA’ HONG KONG, in www.avvocatobertaggia.com/blog

La presente Scheda ha scopi esclusivamente informativi, non impegna in alcun modo né la redazione online né lo Studio Legale Internazionale Bertaggia. Non prendere mai decisioni fiscali o giuridiche senza prima avere consultato un avvocato esperto nella materia.

Articolo aggiornato al 01 Dicembre 2025


 

Post Views: 15

Cerca nel blog

No Result
View All Result

Per maggiori informazioni contattaci al
+39 0532 240 071

oppure scrivici qui:

    Consente il trattamento dei Suoi dati personali identificativi nelle modalità e per le finalità indicate Nell'informativa

    Categorie

    • Archiviati
    • Business
    • Cittadinanza e passaporti esteri
    • Civile
    • News giuridico finanziarie
    • Penale
    • Pensioni all'estero
    • Recupero Crediti
    • Societario Internazionale
    • Truffe informatiche
    • Tutela Patrimoniale
    Privacy e cookie-policy
    • News
    • Societario Internazionale
    • Penale
    • Civile
    • Recupero Crediti
    • Cittadinanza e passaporti esteri

    © 2025 JNews - Premium WordPress news & magazine theme by Jegtheme.

    Welcome Back!

    Login to your account below

    Forgotten Password?

    Retrieve your password

    Please enter your username or email address to reset your password.

    Log In

    Add New Playlist

    No Result
    View All Result
    • News
    • Societario Internazionale
    • Penale
    • Civile
    • Recupero Crediti
    • Cittadinanza e passaporti esteri

    © 2025 JNews - Premium WordPress news & magazine theme by Jegtheme.