ANDORRA: SCAMBIO INFORMAZIONI FISCALI CON L’ITALIA
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Andorra: scambio informazioni fiscali con l’Italia. Noi lo avevamo già detto anni fa. Il mondo offshore che esisteva ed abbiamo conosciuto anni fa non esiste più. E’ tramontato. Definitivamente. Con buona pace di coloro che credono che esista ancora; con buona pace di coloro che credono di poter “celare” guadagni non fiscalizzati all’estero, in “paradisi fiscali“, in “conti segreti“, in conti “cifrati“.
Articolo a cura dello Studio Legale Internazionale Bertaggia di Ferrara.
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No. quel mondo non esiste più. L’accordo fra Italia ed Andorra (che molti credono tuttora essere un paradiso fiscale europeo) sul libero scambio di informazioni fiscali fra i due paesi ne è la prova.
ANDORRA: SCAMBIO INFORMAZIONI FISCALI CON L’ITALIA. LE CONSEGUENZE
Gentili lettori, la conseguenza principale di tale accordo (a cui ne seguiranno altri con gli ultimi paesi che hanno la segretezza dei conti correnti) è che ora, ora più che mai, chi ha somme illecitamente depositate all’estero deve assolutamente effettuare la procedura della voluntary disclosure 2017. Dopo sarebbe impossibile. Sanare le proprie posizioni estere ora è diventata una priorità.
DETENERE SOLDI ALL’ESTERO E’ ANCORA POSSIBILE?
Si detenere soldi all’estero è non solo ancora possibile, ma anche raccomandato, stanti le condizioni attuali delle banche italiane e la congiuntura economica fallimentare dell’Italia, destinata a peggiorare sempre più. Un conto corrente estero è una soluzione appropriata per tutti coloro che desiderano mettere al riparo i propri risparmi ed i propri investimenti da un default generalizzato del sistema Italia.
ANDORRA: SCAMBIO INFORMAZIONI FISCALI CON L’ITALIA. PORTARE I SOLDI ALL’ESTERO. COME?
Portare i propri soldi all’estero è un comportamento assolutamente consentito. Per conoscere nel dettaglio le modalità legali leggi il nostro articolo sull’esportazione di denaro.
Quel che conta è portare all’estero i propri risparmi legittimamente dichiarati, dopo che hanno scontato tutte le imposte in Italia, e, soprattutto, dichiararli nell’apposito quadro RW della dichiarazione dei redditi, portare i soldi all’estero non vuol dire evadere il fisco, vuol dire proteggere ciò che si è guadagnato onestamente, vuol dire salvaguardare somme su cui si sono sempre pagare le imposte, e sulle quali (plusvalenze) si continueranno a pagarle.
Nazioni estere con economie migliori sono certamente da reputarsi più certe, quanto alla tutela da default economici, dell’Italia, dove la possibilità di un crollo economico è un pericolo imminente.
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La presente Scheda ha scopi esclusivamente informativi, non impegna in alcun modo né la redazione online né lo Studio Legale Internazionale Bertaggia. Non prendere mai decisioni fiscali o giuridiche senza prima avere consultato un avvocato esperto nella materia.
Articolo aggiornato al 26 Maggio 2022
