Giugno LTD LAVORARE ITALIA LEGALMENTE
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Ltd lavorare Italia. Ltd Italia. Si può? Non si può? E’ possibile? A che condizioni? Numerosissimi lettori ci chiedono continuamente come poter operare in Italia con una ltd, purtroppo le informazioni in proposito disponibili in rete sono scarse e per lo più contraddittorie, molti credono di poter aprire una ltd (magari per poche £) e poi, come se nulla fosse, o non fatturando o fatturando con ragione sociale estera, senza partita IVA e con un indirizzo appoggiato a degli uffici recapito che corrispondono, il più delle volte, a scantinati con ivi domiciliate centinaia di ltd esistenti solo sulla carta.
Articolo a cura dell‘Avvocato Bertaggia di Ferrara
SOCIETÀ ESTERA CHE OPERA IN ITALIA
Chiaramente, in ambito di ltd lavorare Italia, tali comportamenti sono non solo stupidi dal punto di vista imprenditoriale, ma anche demenziali da quello legale: difatti in pochi mesi ed in ben poco tempo l’autorità nazionale scoprirà la falsità di tali ltd di comodo, la loro reale appartenenza ad italiani, la conseguente esterovestizione con tutte le conseguenze, sia fiscali che penali. Ltd lavorare Italia: clicca qui per capire cosa potrebbe succedere se lavori con stabilità in Italia tramite una ltd senza stabile organizzazione.
Articolo a cura dell‘Avvocato Bertaggia di Ferrara.
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APRIRE PARTITA IVA ALL’ESTERO E LAVORARE IN ITALIA
Le ltd possono operare legalmente e legittimamente nel territorio dello Stato Italiano in due diverse forme:
● possono aprire un’unità locale (o filiale)
● possono aprire delle sedi secondarie, o stabile organizzazione.
La differenza sostanziale tra le due forme consiste nella circostanza che vuole che le sedi secondarie debbano avere una rappresentanza legale stabile, mentre le unità locali non possono rappresentare l’impresa estera nei confronti di terzi: differenza non da poco per la concreta operatività societaria, in ambito di ltd lavorare Italia.
La reale problematica da valutare in entrambi i casi è legata alla sussistenza delle condizioni di reciprocità. Nel caso di società straniere, a seconda della giurisdizione statale in cui è incardinata la ltd (che può essere sia di uno Stato UE così come di una giurisdizione offshore) la verifica in capo alla società stessa e al rappresentante stabile nominato per la sede secondaria verrà effettuata dalla Camera di Commercio.
Valutiamo le procedure da seguire in entrambe le posizioni.
Unità locale di ltd in Italia
Per unità locale si intende il luogo, con ubicazione differente rispetto a quella della sede legale, in cui vengono esercitate una o più attività inerenti a quella principale della ltd. Gli operatori economici adottano liberamente varie dizioni, giuridicamente diverse espressioni di un’unica situazione: filiale, succursale, agenzia, ufficio di rappresentanza, deposito, magazzino.
Leggi se vuoi maggiori informazioni in merito alla stabile organizzazione di un ltd in Italia.
Tipicamente, esempi di unità locale sono l’impianto per la produzione di beni o per la prestazione di servizi, il magazzino di distribuzione di beni, l’ufficio direttivo, tecnico o amministrativo, i depositi IVA (per la custodia di beni nazionali e comunitari che non sono destinati alla vendita al minuto nei locali dei depositi stessi), o gli uffici di rappresentanza.
Questi ultimi consistono in un insediamento che ha la funzione di strumento di valutazione per testare le potenzialità del mercato locale: un’attività tipica di questi uffici è quella di promuovere l’immagine dell’impresa estera nel mercato locale, non possono effettuare attività lavorativa nè concludere affari nè espletare, in ultima anali, concreta attività lavorativa d’impresa.
Le localizzazione di attività che non siano facilmente riconducibili ai casi di cui sopra sono, comunque, da ritenersi unità locali se in esse sia prevista la presenza continuativa di almeno un addetto stipendiato o comunque inquadrato dalla casa madre.
Ai sensi degli artt. 9 e 10 del Dpr 581/95, entro 30 giorni dall’apertura, l’unità locale di un’impresa estera deve iscriversi presso la Camera di Commercio italiana del territorio di competenza, presentando una semplice denuncia al Repertorio Economico-amministrativo (REA), mediante appositi modelli firmati dal legale rappresentante dell’impresa estera.
Nel caso di prima iscrizione, va, inoltre, allegato un certificato tradotto con perizia giurata da parte di un perito del Tribunale o da ambasciata o consolato italiano ubicato nel Paese straniero di provenienza, rilasciato dall’ente dello Stato estero che esercita le funzioni corrispondenti al registro Imprese in Italia, dal quale risultino i dati anagrafici e legali dell’impresa.
Sede secondaria di società estera in Italia
La sede secondaria consta, principalmente, di due elementi:
- la stabilità dell’insediamento
- la rappresentanza stabile.
Deve, infatti, essere nominato un soggetto preposto all’esercizio della sede secondaria che ha anche la rappresentanza nei confronti dei terzi, avendo una certa autonomia gestionale per quanto riguarda la parte ordinaria della gestione d’impresa.
La società estera con sede secondaria in Italia è, conseguentemente, obbligata ad iscriversi presso l’Ufficio del Registro Imprese della Camera di Commercio italiana competente per il territorio, ai sensi degli artt. 2197 e 2506 del Codice Civile. Queste imprese sono, pertanto, soggette alle norme sulle scritture contabili, sui rapporti di lavoro e sulla necessità di eventuali autorizzazioni amministrative per lo svolgimento dell’attività.
Questa, tipicamente, è la risposta alla domanda: “con la ltd posso lavorare in Italia?” che tanto preme ai nostri lettori. Sì, si può, nel rispetto di quanto previsto dalla Stabile Organizzazione, che deve, obbligatoriamente, essere istituita.
Ai modelli di iscrizione è necessario allegare l’atto costitutivo e lo statuto dell’impresa, l’atto istitutivo della sede secondaria e l’atto di nomina del preposto, qualora la nomina non sia contenuta nell’atto istitutivo.
Gli atti, se redatti in lingua straniera, dovranno essere debitamente tradotti con perizia giurata (presso il Tribunale o da un notaio italiano) da parte di un perito del Tribunale o da ambasciata o consolato italiano ubicato nel Paese straniero. Questi atti vanno depositati da un notaio e sono soggetti a legalizzazione da parte di autorità diplomatiche o consolari del Paese di provenienza, fatte salve convenzioni o accordi internazionali o bilaterali specifici.
APERTURA FILIALE SOCIETÀ ESTERA IN ITALIA
Quindi, per restare in ambito di ltd lavorare Italia, in definitiva è possibile affermare che:
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una ltd può lavorare in Italia a condizione che ivi istituisca una stabile organizzazione e si assoggetti alle normative tributarie e fiscali italiane.
- ogni altra ipotesi di attività di ltd in Italia, se basata su pretese di stabilità e continuità lavorativa è illecita, sgombrando quindi il campo da ogni pretesa velleitaria ed irreale di lavorare (sia on-line che non on-line) in Italia tramite ltd senza stabile organizzazione.
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I vantaggi comunque insiti nello svolgere attività d’impresa in Italia tramite ltd con stabile organizzazione, sono comunque molteplici, a partire da semplificazioni amministrative, da minori costi, da maggiori deducibilità, dalle normative applicabili in ambito fallimentare, e tanti altri, che saranno oggetto di una futura disamina su questo blog. Il nostro Studio può fornirti consulenza per creare una società estera.
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La presente Scheda ha scopi esclusivamente informativi, non impegna in alcun modo né la redazione online né lo Studio Legale Internazionale Bertaggia. Non prendere mai decisioni fiscali o giuridiche senza prima avere consultato un avvocato esperto nella materia.
Articolo aggiornato al 19 Giugno 2022