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MAE: rifiuto/sospensione per motivi di salute
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MAE rifiuto salute cronica sospensione consegna Corte Costituzionale 177/2023 E.D.L. C-699/21
In 30 secondi: cosa ha deciso la giurisprudenza su MAE e salute
- Corte di giustizia UE (E.D.L., 18 aprile 2023, C-699/21): se sussiste rischio reale di riduzione significativa della vita o di deterioramento rapido, significativo e irrimediabile della salute, la consegna deve essere sospesa; se il rischio non si esclude in tempi ragionevoli, la consegna può essere rifiutata.
- Corte costituzionale italiana n. 177/2023: pur dichiarando non fondate le censure agli artt. 18 e 18-bis L. 69/2005, ha chiarito che le Corti d’appello devono valutare medicalmente il rischio, sospendere e, nei casi eccezionali indicati dalla CGUE, rifiutare la consegna.
| Scenario clinico | Che fa l’Autorità di esecuzione (IT) | Base giuridica / note |
|---|---|---|
| Patologia grave con rischio di deterioramento rapido, significativo e irrimediabile o riduzione significativa della vita | Sospende la consegna e interloquisce con lo Stato emittente su cure/garanzie; se il rischio persiste oltre termine ragionevole → rifiuta | E.D.L. C-699/21; Corte cost. 177/2023 (lettura sistematica di L. 69/2005 art. 23, 18 e 18-bis) |
| Malattia grave ma gestibile con cure adeguate nello Stato emittente | Prosegue verso la consegna, previo scambio informazioni e verifiche su percorsi terapeutici | Presunzione di adeguatezza cure nello Spazio UE; verifica caso per caso |
| Urgenza sanitaria temporanea (es. intervento imminente) | Sospensione dell’esecuzione finché l’urgenza non cessa | Art. 23 L. 69/2005 (sospensione), in coerenza con E.D.L. |
MAE RIFIUTO MOTIVI SALUTE: Il Contesto del Caso e le Questioni Sollevate
| Articolo | Contenuto pratico | Note utili |
|---|---|---|
| Art. 18 – Motivi di rifiuto obbligatorio | Cause tassative di non esecuzione | Testo vigente su Normattiva; interpretare alla luce della CGUE e della Corte cost. 177/2023 |
| Art. 18-bis – Motivi di rifiuto facoltativo | Tra cui cittadinanza/residenza per esecuzione in Italia; bilanciamento con reinserimento sociale | Rileva anche alla luce di Corte cost. 178/2023 (non discriminazione) |
| Art. 23 – Consegna e sospensione | Consente sospensione per gravi ragioni (anche sanitarie) | Usato come “ponte” operativo per applicare i principi E.D.L. nei casi di salute |
La questione di legittimità costituzionale è sorta in seguito alle disposizioni contenute negli articoli 18 e 18-bis della Legge italiana del 22 aprile 2005, n. 69. Questi articoli non avevano previsto il rifiuto della consegna per motivi di salute cronica, creando una disparità tra le procedure di estradizione e l’esecuzione dei mandati di arresto europei.
Il caso specifico coinvolgeva un cittadino italiano soggetto a un mandato di arresto europeo emesso dalla Croazia→ a causa di una grave patologia psichica cronica. La Corte d’appello di Milano ha sollevato la questione della costituzionalità degli articoli citati, chiedendo se la mancanza di un motivo di rifiuto basato sulla salute violasse i diritti costituzionali dell’imputato.
MAE RIFIUTO MOTIVI SALUTE: La Decisione della Corte e le Implicazioni Legali
Come si ottiene la sospensione o il rifiuto per motivi di salute (passi pratici)
- Valutazione medica specialistica (psichiatria/medicina interna, ecc.) con prognosi e rischi specifici in caso di trasferimento/coercizione.
- Raccolta documentale: cartelle cliniche, terapie in corso, dichiarazioni del curante, disponibilità di strutture adeguate in Italia.
- Istanza alla Corte d’appello (autorità di esecuzione) per accertamenti sanitari e richiesta di sospensione ex art. 23 L. 69/2005.
- Interlocuzione giudiziaria: si chiedono garanzie concrete allo Stato emittente su cure, setting detentivo/alternativo, monitoraggi.
- Esito: se il rischio non è escluso “in un termine ragionevole”, si chiede il rifiuto (alla luce E.D.L. e Corte cost. 177/2023).
| Documento | Perché serve |
|---|---|
| Relazione specialistica aggiornata | Formalizza diagnosi, prognosi e rischi connessi alla consegna |
| Piano terapeutico | Dimostra la stabilità/fragilità clinica e le necessità di cura continuativa |
| Certificazioni di eventi acuti (T.S.O., ricoveri) | Prova l’“eccezionalità” e la non gestibilità del trasferimento |
| Disponibilità di rete familiare/curante in Italia | Supporta alternative meno invasive e la sospensione |
La Corte Costituzionale ha determinato che l’autorità giudiziaria di esecuzione può temporaneamente sospendere la consegna se esiste un rischio significativo per la salute della persona richiesta.
Questa decisione è stata fondata sulla sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, la quale stabilisce che la consegna può essere sospesa se esiste un reale rischio di deterioramento della salute o di riduzione dell’aspettativa di vita.
Questa nuova interpretazione ha introdotto una procedura chiara e dettagliata che richiede un’interlocuzione diretta tra le autorità giudiziarie coinvolte. L’autorità di esecuzione deve basare la sua decisione su informazioni approfondite e, se il rischio non può essere escluso entro un termine ragionevole, può rifiutare il mandato d’arresto europeo.
MAE RIFIUTO MOTIVI SALUTE: L’Impatto della Decisione sulla Legge Italiana ed Europea
Dopo la Brexit: come cambia la consegna con il Regno Unito
Dal 1° gennaio 2021 gli scambi con il Regno Unito non seguono più il MAE ma il meccanismo di surrender del Trade and Cooperation Agreement (TCA). Il controllo dei diritti fondamentali è caso per caso e il principio di fiducia reciproca tipico del MAE non opera in modo automatico.
| Tema | UE-UK (TCA) |
|---|---|
| Base giuridica | TCA, Parte 3, Titolo VII “Surrender” |
| Diritti fondamentali | Valutazione puntuale; niente presunzione “forte” come nel MAE |
| Cittadinanza | Possibili rifiuti per nazionalità secondo notifiche consentite dal TCA |
L’impatto di questa decisione è notevole sia a livello nazionale che europeo. A livello nazionale, ha colmato una lacuna legale significativa, garantendo un processo giusto e il rispetto dei diritti fondamentali delle persone coinvolte. A livello europeo, ha stabilito uno standard importante per il rispetto dei diritti umani durante le procedure di consegna tra Stati membri.
Questa chiarezza legale fornita dalla Corte Costituzionale italiana avrà implicazioni durature per i futuri casi di consegna tra paesi europei. La decisione contribuirà a garantire un trattamento equo e umano per le persone coinvolte in procedimenti giuridici internazionali, stabilendo un nuovo precedente per la protezione dei diritti dei cittadini europei durante l’esecuzione dei mandati di arresto europei.
Aggiornamento normativo (fino a settembre 2025)
- CGUE, 18.04.2023, C-699/21, E.D.L.: la salute grave può fondare sospensione e, se il rischio non si esclude in tempi ragionevoli, rifiuto della consegna.
- Corte costituzionale, 28.07.2023, n. 177: questioni su artt. 18 e 18-bis L. 69/2005 dichiarate non fondate, ma la Corte indica un’interpretazione che impone alla Corte d’appello di valutare il rischio salute, sospendere e, nei casi E.D.L., rifiutare.
- Cass., Sez. VI, 26.05.2025, n. 19487: enfasi su consenso informato alla consegna; se viziato, la decisione va annullata e rinnovata l’istruttoria.
- Cass., Sez. VI, 30.06.2025: la verifica clinica è deroga alla regola di esecuzione; la Corte d’appello deve motivare in modo specifico elementi e criteri di rischio (salute) pena vizio di legge.
- CGUE, 04.09.2025, C-305/22: rifiuto esecuzione MAE per eseguire la pena nello Stato di esecuzione possibile solo con consenso dello Stato emittente nell’ambito della disciplina UE sul riconoscimento delle sentenze; altrimenti il MAE resta efficace.
- Commissione UE – “Handbook” MAE 2023/C 270/01: ribaditi controllo di necessità/proporzionalità dell’emissione MAE e opzioni meno invasive (OEI, videoconferenza).
MAE RIFIUTO MOTIVI SALUTE: Principali Novità nel 2025
Nel 2025, il panorama giuridico europeo riguardante il Mandato di Arresto Europeo (MAE) ha visto significative evoluzioni, con particolare attenzione alla tutela dei diritti fondamentali e all’adeguamento delle procedure di consegna.
Sentenza della Corte di Cassazione n. 90/2025: Principio di Proporzionalità nel MAE
Il 30 dicembre 2024, la Corte di Cassazione italiana ha emesso la sentenza n. 90/2025, focalizzandosi sull’importanza del principio di proporzionalità nell’emissione e nell’esecuzione del MAE. Il caso riguardava un cittadino rumeno la cui consegna era stata richiesta dalla Germania per un’accusa di tentata estorsione aggravata. La Corte ha sottolineato che il MAE deve essere finalizzato all’esercizio dell’azione penale o all’esecuzione di una pena, e non può essere utilizzato esclusivamente per scopi investigativi. Inoltre, ha evidenziato la necessità di considerare strumenti alternativi meno invasivi, come l’ordine europeo di indagine o la partecipazione a distanza tramite videoconferenza, in linea con il principio di proporzionalità e la tutela dei diritti fondamentali.
Cooperazione Giudiziaria Post-Brexit: Sfide e Limiti
Con l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, la cooperazione giudiziaria ha affrontato nuove sfide. L’Accordo sugli Scambi Commerciali e la Cooperazione (ASCC) ha istituito un nuovo meccanismo di consegna in sostituzione del precedente MAE. Tuttavia, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha chiarito che, in assenza del principio di fiducia reciproca che caratterizzava il MAE, le autorità giudiziarie degli Stati membri devono effettuare una valutazione caso per caso delle richieste di consegna provenienti dal Regno Unito. Questa valutazione deve tenere conto sia della situazione individuale della persona richiesta sia del contesto sistemico e delle garanzie istituzionali offerte dal Regno Unito post-Brexit.
Implicazioni per la Tutela dei Diritti Fondamentali
Le evoluzioni del 2025 evidenziano una crescente attenzione alla tutela dei diritti fondamentali nell’ambito del MAE. La giurisprudenza recente sottolinea la necessità di bilanciare l’efficacia della cooperazione giudiziaria con il rispetto dei diritti individuali, assicurando che le procedure di consegna non compromettano la dignità e i diritti delle persone coinvolte.
Questi sviluppi rappresentano un passo significativo verso una cooperazione giudiziaria più equa e rispettosa dei diritti umani, adattandosi alle nuove sfide poste dal contesto europeo in evoluzione.
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FAQ – MAE e motivi di salute
Quando la salute consente il rifiuto della consegna?
Quando, alla luce della documentazione e delle informazioni dallo Stato emittente, sussiste un rischio reale di riduzione significativa della vita o di deterioramento rapido, significativo e irrimediabile dello stato di salute. Si procede prima alla sospensione e allo scambio di informazioni; se il rischio non è escluso entro un termine ragionevole, si può rifiutare la consegna.
Serve sempre una perizia medica?
È fortemente consigliata. La Corte d’appello deve motivare in modo specifico gli elementi clinici che fondano il rischio; relazioni specialistiche e cartelle sono decisive.
È possibile un’alternativa alla consegna (es. videoconferenza)?
Sì, specie se l’obiettivo è l’esercizio dell’azione penale: valutare strumenti alternativi (ordine europeo di indagine, partecipazione a distanza) nel quadro del principio di proporzionalità.
Il Regno Unito segue le stesse regole del MAE?
No. Con il TCA UE-UK si applica il regime di surrender, con valutazione caso per caso e senza la presunzione “forte” di fiducia propria del MAE.
Conclusioni e perché rivolgersi allo Studio Bertaggia
Alla luce di E.D.L. e della sentenza n. 177/2023 della Corte costituzionale, oggi il sistema offre una tutela reale per chi soffre di patologie gravi, purché la difesa attivi tempestivamente la sospensione, documenti il rischio clinico e interloquisca in modo efficace con lo Stato emittente. La giurisprudenza del 2025 conferma un approccio concreto e motivato, in cui qualità della prova sanitaria e strategia processuale fanno la differenza.
Perché Noi
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Disclaimer: informazioni generali, non sostituiscono una consulenza legale personalizzata.

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Articolo aggiornato al 03 Novembre 2025









